Area Marina Protetta Punta Campanella

Area Marina Protetta Punta Campanella

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I ~30 km di fascia costiera che circondano la punta della Penisola Sorrentina, da Punta del Capo a Sorrento, a Punta Germano sul versante di Vico Equense rivolto verso la Costiera Amalfitana, sono parte di questa Riserva Naturale Marina, che prende il nome dalla Punta Campanella (per la campana utilizzata come allarme dall'antica torre Minerva edificata lì) all'estremità. La riserva protegge l'elevata biodiversità di questa bellissima zona incontaminata, con i suoi microclimi particolari creati da un assetto geomorfologico accidentato, che alterna pendii aridi ad umidi profondi valloni, formandone gli unici paesaggi.
Le pareti calcaree, ricoperte da materiale piroclastico dal vicino Vesuvio, ospitano la vegetazione tipica della garriga, con piccoli arbusti sparsi. Le rocce a contatto col mare sono perlopiù spoglie ed ospitano ben poche specie, mentre risalendo verso le colline nell'entroterra, s'inizia a intravedere la vegetazione più comune dei Monti Lattari. Gli appassionati di birdwatching possono osservare l'area dalle sommità delle colline: è facile osservare specie migratorie (come la poiana e lo sparviero), che attraversano spesso la Penisola e le sue isole lungo il tragitto tra l'Africa e l'Europa. Si può vedere il gheppio volare ad alta quota, mentre il falco pellegrino è più raro, e numerose altre specie di uccelli più piccoli sono molto diffuse.
Ma le meraviglie della natura proseguono anche sott'acqua, con alghe dai mille colori ed una ricca fauna che qui, creando paesaggi tra i più belli nel Mediterraneo, rendono la zona una meta imperdibile per gl'immersionisti. Gli ambienti sono diversificati grazie all'elevata inclinazione del substrato, che crea zone poco esposte al sole anche in prossimità della terraferma, alle improvvise secche che si trovano al largo, e alle numerose grotte subacquee formate dai fenomeni carsici. Tutto ciò consente un'elevata biodiversità di pesci, molluschi, crostacei, alghe, coralli, ecc.: si trovano facilmente cefali, spigole e orate che potete assaggiare nei ristoranti locali, cavallucci marini, ricci, stelle marine e molto altro; più rari sono gli avvistamenti di tartarughe e delfini. Il corallo rosso era tipico della zona, ma purtroppo è andato distrutto dalla pesca sregolata negli ultimi due secoli.
L'arcipelago Li Galli (o Sirenuse) di Positano, composto dalle isolette Gallo Lungo, La Rotonda e Dei Briganti, rientra anch'esso nella Riserva, e le leggende ne narrano come la Terra delle Sirene incontrate da Ulisse e dagli Argonauti nel corso delle rispettive avventure. Sono un punto di riferimento visibile da quasi tutta la costiera sud, anche se dal versante di Amalfi si riconosce principalmente solo l'isola più grande, a forma di delfino, che ospita un faro e una Villa Romana, sfortunatamente non visitabile essendo l'intero arcipelago di proprietà privata.
Tra Punta Campanella e Punta Penna, un'insenatura nasconde la Baia di Ieranto, un'Area Naturale raggiungibile tramite un sentiero di 4 km da Nerano, frazione di Massa Lubrense. La sua piccola spiaggia, ben distante dai centri abitati e flussi turistici, ripaga la lunga camminata con la sua tranquillità, acque cristalline ed una splendida veduta verso l'isola di Capri coi suoi Faraglioni. Altre simili spiagge e calette punteggiano la costa della riserva, da quelle più accessibili e popolate, ad altre più remote: Puolo, Marina della Lobra, Mitigliano, Marina del Cantone, Recommone e Crapolla, per citarne alcune.

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